I responsabili dei malanni invernali sono una pletora di diversi tipi di virus, capaci di penetrare le nostre difese indebolite dal freddo e dagli sbalzi di temperatura. Normalmente le infezioni delle vie aeree si presentano con un insieme di sintomi, come febbre, malessere generale, naso congestionato, mal di testa e mal di gola.

L'influenza

L’influenza è una malattia infettiva acuta di origine virale che colpisce varie aree del nostro organismo, con sintomi che spesso coinvolgono il sistema respiratorio. Compare generalmente nei mesi invernali, ma fattori come stati di debolezza fisica e maggiore vulnerabilità sono decisivi per il suo insorgere.

Le cause

Il virus influenzale, appartenente al gruppo degli ortomixovirus, è il responsabile dell’influenza che ogni anno colpisce più persone di qualsiasi altro virus. Questo virus si identifica in tre diversi tipi, chiamati A, B e C: il virus tipo A e il virus tipo B, responsabili della sintomatologia influenzale classica; il tipo C, di scarsa rilevanza clinica (generalmente asintomatico).

  • virus di tipo A circolano sia nell’uomo che in altre specie animali e sono ulteriormente suddivisi in sottotipi, distinti in base alle differenze tra le proteine di superficie: emagglutinina (HA) e neuramminidasi (NA), verso le quali si indirizza la risposta immunitaria dei soggetti infettati o vaccinati. Ad oggi sono stati identificati 16 sottotipi di emagglutinina e 9 di neuramminidasi.
  • virus di tipo B sono presenti solo nell’uomo e non esistono sottotipi distinti nell’ambito delle loro proteine di superficie HA e NA.
  • virus di tipo C, come già detto, danno una infezione generalmente asintomatica o simile al raffreddore comune

Il virus influenzale possiede una caratteristica molto particolare: la capacità di ricombinarsi con altri virus influenzali.

I virus influenzali umani e quelli aviari possono ad esempio infettare un animale e in quell’ospite ricombinare il proprio RNA. Questa mutazione virale è uno dei motivi della variabilità dei nuovi virus che ogni anno ci troviamo ad affrontare senza la possibilità di sviluppare un’immunità permanente.

I sintomi

Febbre, dolori muscolari e congestione nasale sono alcuni dei tipici sintomi che sentiamo quando i virus influenzali o del raffreddore ci attaccano. Di solito  questi sintomi si presentano tutti insieme anche se con un ordine differente.

Sono dovuti più alla reazione del nostro organismo all’invasione virale che al virus in sé. Febbre e tosse sono alcune delle armi che il nostro organismo usa per combattere l’infezione virale e sono delle specifiche contromisure.

La febbre, ad esempio, è un’azione di innalzamento della temperatura usata per rallentare la forza del virus che non sopporta bene le alte temperature, mentre la tosse è un metodo con il quale l’organismo cerca di espellere il muco in cui sono intrappolati i microrganismi.

Altri sintomi dell’influenza che si possono manifestare sono:

● mal di testa,

● mal di gola,

● dolori ossei e muscolari,

● spossatezza,

● brividi.

Questi sintomi compaiono all’improvviso in un arco di 3-6 ore per poi protrarsi per alcuni giorni. I sintomi più acuti, come la febbre alta, scompaiono nel giro di 2-3 giorni, mentre altri, come la tosse, possono avere degli strascichi per alcune settimane. Generalmente la malattia tende a risolversi in 3-7 giorni.

La durata

L’influenza solitamente dura dai 3-7 giorni, ma alcuni sintomi, come la tosse, possono perdurare per alcune settimane.
In alcuni rari casi l’influenza può protrarsi più a lungo della media, ma i sintomi acuti come la febbre alta, solitamente scompaiono nei primi 2-3 giorni. Se i sintomi persistono per oltre 1 settimana o non tendono a migliorare, è consigliabile rivolgersi al medico.

La trasmissione

L’influenza si trasmette attraverso le vie aeree:

  • con contatto diretto con un soggetto malato
  • o contatto indiretto, toccando superfici contaminate e portandosi poi le mani verso occhi, bocca e naso

dove avviene il passaggio del contagio.
L’influenza è altamente contagiosa, sia nella sua fase acuta di comparsa dei primi sintomi influenzali, sia addirittura nella fase asintomatica di incubazione, che può durare da 24 a 96 ore.
Dopo circa 5 giorni dalla comparsa dei primi sintomi non si è più contagiosi.

I rimedi farmacologi

In un soggetto sano l’influenza ha un’evoluzione benigna grazie al nostro sistema immunitario che tende ad arginare la malattia. Tuttavia, si può comunque agire su tutti quei sintomi influenzali che compaiono e che ci debilitano con un trattamento “sintomatico”. L’automedicazione offre farmaci da banco analgesici e antipiretici, come il paracetamolo e l’ibuprofene per alleviare i sintomi influenzali generali, come febbre, mal di testa e dolori generalizzati.

Gli analgesici in generale possono dare sollievo anche a sintomi come mal di testa e mal di gola.

I rimedi naturali

Sempre più persone cercano rimedi alternativi naturali, magari donne in gravidanza o allattamento.

Tra questi sicuramente va ricordata la Vitamina C, non sono per le sue proprietà immunostimolanti, ma anche perché l’infezione virale tende a diminuire la sua normale disponibilità nel corpo. Non è un mistero che la vitamina C venga usata anche come principio attivo associato a farmaci di sintesi per le sue proprietà antiossidanti. Quindi succo di arancia e limone, diluito con acqua tiepida è davvero un toccasana, aiutando anche ad idratarsi.

La buona idratazione è infatti un aspetto essenziale durante l’influenza. È importante berne almeno 2 litri al giorno, magari assunti in combinazione con altri ingredienti naturali: té, brodi caldi, ma anche tisane con aggiunta di miele che agisce sia sulla tosse, sia sulla gola irritata.

La prevenzione

Il detto “prevenire è meglio che curare” si applica anche all’influenza. Per un adulto in salute l’influenza non è una malattia pericolosa, ma è comunque molto fastidiosa, arrivando a metterci completamente KO per alcuni giorni, mentre per i soggetti a rischio la prevenzione diventa molto importante. Le due principali soluzioni nella prevenzione oggi rimangono il vaccino anti influenzale e le buone norme di protezione personale.

Le norme di protezione personale sono sempre utili e andrebbero sempre seguite, non solo nei periodi invernali, e si possono dividere in due categorie.

Norme per evitare di contrarre il virus:

  • Lavarsi le mani regolarmente
  • Evitare di toccarsi occhi, naso e bocca
  • Evitare di stare a stretto contatto con persone malate
  • Favorire il ricambio d’aria negli ambienti di lavoro e a casa
  • Avere un’alimentazione sana, ricca di vitamine e sali minerali che fortificano le difese immunitarie

Norme per evitare di diffondere il virus:

  • Rimanere a casa dalla comparsa dei primi sintomi influenzali
  • Coprire naso e bocca quando si starnutisce o tossisce

Le informazioni contenute in questa pagina sono da intendersi a titolo informativo e non sostituiscono in nessun caso assistenza o consiglio medico.