La congestione nasale, o cosiddetto naso chiuso, è un sintomo molto ricorrente e comune a tante patologie che coinvolgono le vie respiratorie. Possono essere molto diverse le cause, ma tutte condividono sempre lo stesso fastidio e malessere, che spesso si ripresenta più volte durante l’anno.

Solitamente la congestione nasale è associata ai malanni della stagione influenzale, ma in primavera può essere invece associata alle riniti allergiche. A conti fatti, la congestione nasale è uno dei sintomi più diffusi e fastidiosi che ogni anno porta tante persone a cercare un rimedio per lenire il suo fastidio.

La congestione nasale

La congestione nasale è l’occlusione delle cavità nasali, chiamato comunemente naso chiuso, ed è causata dall’infiammazione dei tessuti nasali. Ha origine allergica o infettiva.

Questa ostruzione può verificarsi sostanzialmente attraverso l’infiammazione dei tessuti della cavità nasale.

Qualsiasi sia la causa, ciò si traduce in difficoltà respiratorie che possono rendere fastidioso affrontare le giornate e complesso il riposare bene, con un impatto quindi sull’irritabilità e sul benessere generale.

Le cause

Le cause principali della congestione nasale si possono dividere in:

  • Rinite allergica
  • Rinite non allergica

La rinite allergica è quella risposta immunitaria del corpo causata da vari allergeni, tra cui i più comuni sicuramente troviamo il polline. Quando questi allergeni arrivano nelle vie respiratorie dei soggetti allergici scatenano una reazione di difesa che si traduce in starnuti, per espellere gli allergeni, e in secrezione nasale.

La rinite non allergica invece è quella scatenata generalmente da agenti patogeni di origine virale e comprende il raffreddore.

Quando non è il muco ad ostruire le cavità nasali può essere l’infiammazione che porta alla dilatazione delle vene della mucosa nasale che ingrossandosi arrivano ad ostruire e non ci permettono il normale passaggio dell’aria.

I sintomi

A prescindere dalle cause, i sintomi della congestione nasale sono comuni: naso chiuso e difficoltà a respirare.

La rinite allergica viene solitamente accompagnata da una serie di altri sintomi come starnuti frequenti, prurito e congiuntivite, e per questo viene spesso confuso con un raffreddore. E come per il raffreddore, anche l’allergia è stagionale, ma segue il ciclo degli allergeni che possono variare da regione a regione.

La congestione nasale da rinite non allergica invece è associata ai sintomi tipici del raffreddore o dell’influenza come febbre, tosse e mal di gola.

La durata

Dipende dall’origine della causa: se è associato a raffreddore il naso tende a liberarsi in 5-7 giorni, mentre se dura anche più di dieci giorni occorre valutare un’origine batterica.
Se l’origine è di tipo allergico la congestione nasale è associata all’esposizione all’allergene scatenante.

Congestione nasale e mal di testa

Quando il raffreddore arriva molto forte, alla congestione nasale si associa a volte anche un forte mal di testa.

Quando il corpo produce troppo muco, per contrastare l’infezione virale in corso, questo muco può arrivare a infettare i dotti dei seni paranasali che si occludono e si gonfiano, andando a comprimere i recettori del dolore presenti nella mucosa stessa e provocando quel mal di testa localizzato frontalmente che tanto da fastidio.

Questa infiammazione dei seni paranasali aumenta paradossalmente la produzione di muco in un circolo vizioso. Agendo sulla congestione nasale e liberando il naso dal muco con farmaci ad uso topico, o con abbondanti e frequenti lavaggi nasali, si possono però liberano i seni paranasali e alleviare il mal di testa.

I rimedi farmacologici

È essenziale individuare la causa prima di poter intervenire. Se la congestione nasale è associata a raffreddore e influenza può essere utile assumere un farmaco analgesico e antinfiammatorio a base di principi attivi di paracetamolo o ibuprofene.
Se è di natura allergica il medico dovrà prescrivere una terapia adeguata che agisca sulla reazione del corpo agli allergeni.
In ogni caso si può agire sui sintomi liberando il naso con frequenti lavaggi nasali con soluzione saline fisiologiche o ipertoniche, che si possono trovare facilmente in farmacia e non necessitano di ricetta.

I rimedi naturali

Il naso chiuso colpisce così tante persone da così tanto tempo che negli anni sono stati testati e sviluppati tanti rimedi fai-da-te per cercare di liberare il naso e tornare a respirare e dormire meglio.

Il più antico rimedio della nonna è ovviamente quello di bere bevande calde, come tisane o brodi. Quello che sembra un passepartout per ogni malanno ha un fondo di verità, perché rimanere ben idratati è un vero toccasana per le mucose.

Un altro rimedio classico è quello dei suffumigi, ovvero l’inalazione dei vapori che liberino il naso: basta un panno sopra la testa per respirare a pieni polmoni il vapore sprigionato dall’acqua calda e dal bicarbonato di sodio.

Ma ci sono anche alcuni accorgimenti ambientali che possono migliorare il malessere causato da naso chiuso, come quello di umidificare gli ambienti, specie casalinghi, o quello di utilizzare più cuscini per dormire con la testa sollevata e aiutare così il drenaggio dei liquidi, limitando il gonfiore del naso.

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